Guerra mondiale e rivoluzione
postk
Al tempo dell’aggressione tedesca al Belgio, Einstein era già da quattro mesi a Berlino e non condivideva il generale entusiasmo per la guerra. L’occasione per l’impegno politico di Einstein fu fornita dall’appello Al mondo della cultura dell’ottobre 1914: i 93 sottoscrittori, quasi tutti quelli che nel mondo dell’arte e della scienza avevano cariche e notorietà, giustificavano la guerra e il militarismo tedesco con il sedicente obiettivo di proteggere la cultura tedesca. Il fisiologo tedesco Georg Friedrich Nicolai stilò subito un contro-appello Agli Europei, pubblicato solo nel 1917 e sottoscritto da quattro persone, fra le quali Einstein: si proponevano una "comune cultura mondiale", pace e concordia tra i popoli. Dopo la guerra si scatenarono agitazioni in tutto l’impero, alle quali seguirono l’abdicazione del Kaiser e la proclamazione della repubblica. Il governo socialdemocratico si assicurò il sostegno dell’esercito per non perdere il controllo del potere politico ma questo approfondì la frattura fra i socialdemocratici e la sinistra radicale: agitazioni cruente durarono fino a tutto il 1919. La repubblica era impopolare e si trovava ad agire in una sfavorevole congiuntura storica, a causa delle conseguenze della guerra, delle continue agitazioni e della crisi economica.
link poster
link documenti