Un'obiezione classica contro il moto di rotazione della Terra ipotizzato da Copernico per spiegare l'alternanza del giorno e della notte era che, se questo moto fosse realmente esistito, un corpo lasciato cadere da fermo sarebbe dovuto rimanere indietro rispetto alla rotazione terrestre e scendere quindi lungo una traiettoria obliqua. Galileo rispose a questo genere di critiche, basate sulla fisica aristotelica, adottando due nuovi principi di movimento.