Fallito nel 1895 il suo ambizioso piano di accedere al Politecnico di Zurigo anche senza la maturità, Albert s’iscrive alla scuola tecnica di Aarau ed inizia con ciò il suo periodo svizzero. L’atmosfera che regna nella famiglia dei suoi ospiti Winteler, la libertà che respira nella nuova scuola, il fermento di ideali sociali della Svizzera di quegli anni lo stimolano e lo fanno sentire totalmente a suo agio; lo conferma il fatto che chiese e conservò fino alla morte la nazionalità svizzera. Nell’autunno del 1896 inizia gli studi al Politecnico di Zurigo, con nette preferenze per alcuni insegnamenti e alcuni insegnanti; terminerà gli studi, in modo abbastanza brillante, nel 1900. Non sono anni del tutto facili; da un lato v’è l’esaltante relazione amorosa e intellettuale con Mileva, sua compagna di corso, dall’altro le preoccupazioni per la difficile situazione economica dei suoi genitori, e per la loro forte avversione a Mileva. Travagliati saranno anche gli anni dopo la laurea, segnati dalla faticosa ricerca di un posto di lavoro. Ma il piacere degli studi che l’appassionano e delle discussioni scientifiche coi propri amici è per lui di gran lunga superiore alla frustrazione per queste umane difficoltà.